Traumi della milza
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Le lesioni della milza rappresentano la complicanza più frequente dei traumi addominali chiusi. Possono verificarsi non solo mediante un meccanismo contusivo diretto all’addome o alla base dell'emitorace sinistro, ma anche per contraccolpo, in seguito ad un’improvvisa decelerazione o accelerazione durante uno spostamento veloce. Tutto ciò in conseguenza del fatto che la milza è un organo friabile, mobile, riccamente vascolarizzato e situato nell’ipocondrio sinistro, sotto la rigida gabbia toracica che, se per un verso la protegge, per un altro la rende facilmente compressibile contro di essa da parte degli altri visceri e pertanto vulnerabile ai traumi. Sovente coesistono fratture delle ultime coste di sinistra ed anzi, in loro presenza deve sempre sorgere il sospetto di una lesione associata della milza.
Le lesioni sono di varia entità: da piccoli ematomi sottocapsulari a voluminosi ematomi intrasplenici, da lacerazioni capsulari ad ampie lacerazioni capsulo-parenchimali fino al distacco di frammenti o dell’organo intero dal suo peduncolo.
L’emorragia da lacerazione splenica avviene in peritoneo libero o nelle retrocavità degli epiploon, ma talora si circoscrive in un ematoma perisplenico. Fre-quentemente (una volta su cinque) la grave emorragia avviene in un secondo tempo, per cui bisogna sempre pensare a questa possibilità quando nella diagnosi ci si orienti ad una contusione splenica. Questa «rottura in due tempi» può essere dovuta alla lacerazione della capsula distesa da un ematoma parenchimale (rottura vera), oppure riprende una emorragia che si era precedentemente arrestata per spasmo vasale, ipotensione, trombosi, oppure si rompe un ematoma saccato perisplenico.
Su queste considerazioni si basa il concetto della terapia conservativa della milza intesa sia in senso riparativo della lesione, sia alternativo mediante autoinnesto di tessuto splenico, prevalentemente in sede intraomentale.
Se siete stati vittima di un sinistro stradale con trauma chiuso dell'addome e interessamento della milza rivolgersi immediatamente ad uno specialista in medicina legale è il modo migliore per atuare tempestivamente un iter diagnostico adeguato per una migliore valutazione dei postumi ai fini risarcitori.